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Day02: da Castelletto sopra Ticino a bacino di presa Panperduto

  • Immagine del redattore: Bruno Censi
    Bruno Censi
  • 13 mag 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

DIARIO DI BORDO - Oggi forse salgo in barca, ma prima devo ritirare al terminal 2 della Malpensa un giornalista Tv ed il suo operatore.

Il tratto di navigazione odierno è senza dubbio uno dei più belli ed interessanti dell'idrovia, dato che passeremo la conca della Miorina, da noi inaugurata nel 2007, andremo a visitare un cantiere d'eccellenza del territorio - Barberis - e navigheremo in verdi acque dove cigni, folaghe, gallinelle d'acqua, svassi e germani nuotano felici e si riproducono nella massima tranquillità.

Salutiamo il cantiere YC Il Porticciolo e poco dopo passiamo sotto il doppio ponte che sancisce la fine del lago Maggiore e determina la rinascita del fiume Ticino dalle acque del lago. Dopo essere passati davanti ai due attracchi di Sesto Calende e Castelletto S.T. ci fermiamo sui pontili del cantiere Barberis, dove chi è appassionato di nautica e di cantieristica sta per avere forti emozioni: il cantiere che visiteremo è specializzato nel restauro e nella manutenzione di imbarcazioni del cantiere dell'Ing. Carlo Riva di Sarnico, uno dei più rinomati cantieri al mondo per i suoi modelli di grande bellezza e fascino. Corsaro, Tritone, Acquarama, Olimpic, Ariston ed il piccolo Scoiattolo. Il segno dei pesci ed un giorno di differenza mi collega all'Ing.Carlo, che purtroppo ci ha lasciato qualche settimana fa, ma ho avuto la fortuna di conoscerlo ad un raduno di barche Riva a Desenzano del Garda, dove ho avuto la fortuna di conoscere e stringere la mano all'arch. Barilani che nel 1962 ha costruito il mitico Aquarama. Emozioni forti per tutti a vedere il cantiere e le imbarcazioni italiane più famose al mondo per la loro bellezza, stile e rumore dei motori... musica per le orecchie!

Ringraziamo Alcide Barberis per l'invito e gli equipaggi sono pronti a ripartire per scendere all'imbocco della conca della Miorina. Grazie alle piogge del venerdì il lago è alto ed il problema d'uscita dalla conca permette di evitare le rapide ed i grossi massi di marmo non segnalati... ma si vuole incentivare la navigazione o si vuole avere sulla coscienza qualche incidente a causa di questi pericoli non segnalati!!!

Dopo un quarto d'ora di navigazione le imbarcazioni attraccano al pontile del ristorante Al Vecchio Porto - Località Trota vagabonda a Varallo Pombia, dove saremo allietati dai piatti di Fabio ed il suo staff.

La vista dalle vetrate del ristorante è da togliere il fiato... ma è già ora di ripartire, dobbiamo alare le imbarcazioni per saltare lo sbarramento della centrale Enel di Porto della Torre che attualmente è invalicabile.

Abbiamo finalmente la visita delle Guardie Parco, ma non per accompagnarci o salutarci, ma perché richiamati dalla signora che si è vista invasa il prato dei nostri carrelli, ma per sua "sfortuna" avevamo il permesso di alaggio per la manifestazione. Passiamo lo sbarramento di porto della Torre, passandoci sopra con le barche sui carrelli e nei pressi del pontile del Consorzio Est Villoresi aliamo nuovamente le imbarcazioni per raggiungere il Presidente del consorzio che ci aspetta alla conca di Panperduto dove ci saremo fermati. Grazie al Presidente abbiamo un lauto rinfresco dopo le fatiche dei due alaggi consecutivi con qualche inconveniente....Visitiamo l'opera di presa , la nuova centrale idroelettrica, il museo delle acque italo-svizzero e la scala di risalita per i pesci.

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