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Day03 - Da Panperduto alla Darsena Milano

  • Immagine del redattore: Bruno Censi
    Bruno Censi
  • 14 mag 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

DIARIO di BORDO: gli equipaggi dopo avere dormito a La Viscontina ed aver fatto un'abbondante colazione sono chiamati nuovamente ad una giornata di lavoro! Ieri dopo un breve briefing con capitan Montavoci, abbiamo deciso di non scendere sul canale Villoresi, sia per i problemi di funzionamento della conca della Maddalena, sia per il problematico alaggio delle imbarcazioni che dovrebbe essere fatto usufruendo di uno scivolo di servizio per la manutenzione, ma che è posizionato contro corrente, impedendone di fatto la facile utilizzazione. Lo scorso anno lo avevamo fatto con grandi sforzi e mettendo a rischio l'incolumità delle imbarcazioni. Quest'anno sia per motivi di sicurezza che per mancanza di "uomini di fatica" abbiamo preferito saltare questo bellissimo tratto di navigazione in un tratto di quasi 20km immerso nel bosco ed in presenza di forte corrente.

Qui di seguito le immagini della 5^ edizione solo per dare evidenza di quanto non abbiamo navigato quest'anno.

Ripercorriamo la conca del bacino di presa del Panperduto ed aliamo le imbarcazioni sulla spiaggetta naturale che ci assicura un semplice alaggio, per portare le barche a Turbigo dove ci attende una gru di alaggio. Già, dopo avere fatto sopralluoghi con il tecnico competente delle conche, scopriamo che quella conca della Centrale Castelli, finanziata con fondi della Comunità Europea, è di fatto in terreno ed è di proprietà dell'Enel. Il consorzio Est Villoresi, nonostante svariati tentativi di prenderla in carico, ad oggi 14 maggio 2017 non è di competenza dell'unico ente autorizzato alla gestione della navigazione: Presidente Alessandro Folli contiamo sulla sua promessa!

Altrimenti i nostri sforzi sono inutili...

Gli equipaggi giungono alla gru che, tramite un bilancino, assicura un facile alaggio appena sotto al bacino di scarico della conca Castelli; siamo, quindi, pronti per passare dalla nuova conca Poiret dove abbiamo avuto la fortuna di navigare lo scorso anno.

Ma forse non avevamo fatto i conti con conche che NON SONO MAI utilizzate o che comunque dovrebbero essere aperte per garantirne il funzionamento; un tecnico del Consorzio trafelato giunge dalla conca Poiret e ci avvisa che non funziona a causa di un fulmine (ma la scorsa notte non è piovuto)!!

Peccato che le imbarcazioni fossero appena state calate in acqua!!!

Ma chi gestisce questo servizio, si rende conto di quello che sta facendo??

Grazie al sopralluogo effettuato ad aprile scopriamo che i due scivoli di alaggio imbarcazioni non sono tali (forse uno va bene per scendere in acqua con un kayak... ma sorge un altro dubbio: il Consorzio Est Villoresi vuole incentivare la navigazione visto che sono stati spesi milioni di euro di fondi comunitari per assicurare la sicurezza delle sponde o, mettendo persone incompetenti nella gestione del "servizio" dedicato alla navigazione, la si vuole impedire o di fatto "disincentivare"... Lascio i tre puntini, dato che spero di sbagliarmi, ma non vorrei la prossima volta avere a bordo Moreno Morello o qualche inviato di Striscia la Notizia per dare evidenza dei soldi "buttati dalla finestra".

Il progetto di ripristino delle conche per l'Associazione Locarno-Milano-Venezia e per gli Svizzeri è di grandissimo interesse, lo è anche per noi motonauti dell'associazione motonautica Venezia, ma forse siamo solo dei matti che sperano che i soldi della Comunità, che hanno finanziato in parte il progetto, siano stati spesi bene!

Ritorniamo alla navigazione che c'è stata di fatto impedita.... bastava che invece di alare le nostre imbarcazioni a monte della conca Poiret (nostro interesse è farla vedere funzionante), le avessimo messe a valle della stessa, come siamo stati obbligati a fare per "incompetenza" di chi gestisce questo servizio... lo scrivo perché questo fatto a noi dell'associazione ha creato un danno economico: tre ore di servizio della gru anziché una sola oretta.

Partiamo sul naviglio Grande in estremo ritardo sui tempi programmati, ma le barche, compreso il BSO della Guardia di Finanza sono in acqua e stanno puntando verso il porticciolo della cascina Galizia dove avremo ripreso energie dopo i quattro alaggi della mattina. Ringrazio Anna e Valeria per averci atteso, nonostante tantissimi ospiti per comunioni e cresime.

L'agriturismo Cascina Galizia è senza dubbio uno dei punti di eccellenza che la navigazione sul naviglio può avere a disposizione. Dopo una breve sosta rinfrescante, le imbarcazioni ripartono alla volta della darsena di Porta Ticinese, dove avremo fatto il quinto alaggio della giornata: un record!

Quanto sarebbe bello poter navigare questo tratto di naviglio Grande da Turbigo alla darsena, ma lo sconsigliamo vivamente a chiunque, dato che l'unico scivolo è in darsena e non esistono scivoli nella parte iniziale del tragitto: se volete navigare.... noleggiatevi una gru come noi!

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